Description

Solbiate è un piccolo paese circondato da boschi. Percorrendo la sua strada principale si passa davanti a quell’ingresso che circa un secolo fa era la porta di un locale, di un bar, di un ritrovo. In quel vecchio bar, che ora è un appartamento, abitano dei fantasmi. Sono i fantasmi degli avventori del bar, dei miei antenati, con la loro storia, il loro vissuto, i loro sentimenti e i loro ricordi. Sono fantasmi che raccontano, proteggono, ma allo stesso modo sono anche i miei fantasmi che ho voluto accogliere e ascoltare. Solbiate per me è un posto magico, un luogo a me molto caro, dove ho mixato e arrangiato questo disco. Un disco dove, per la prima volta, non ho altri musicisti come compagni di viaggio, ma sono solo con il suono degli unici due strumenti che ho fatto incontrare: la chitarra e il guqin. Racchiuse qui dentro ci sono le fotografie di un periodo, di luoghi, che guardano al passato vivendo il presente. Ho fotografato il tempo, le paure, gli affetti, sensazioni e sentimenti contrastanti, a volte turbolente e scomposte, altre volte dolci e apparentemente ordinate. Gianmaria Aprile